Lanciare una shell:
# prosodyctl shell
>prosody.hosts[“pubsub.example.tld”].modules.pubsub.service:delete(“blog”, true)
>local service = prosody.hosts[“pubsub.example.tld”].modules.pubsub.service; for node in pairs(select(2, assert(service:get_nodes(true)))) do service:delete(node, true); end
>prosody.hosts[“pubsub.example.tld”].modules.pubsub.service.subscriptions[“user@example.tld”]
>prosody.hosts[“pubsub.example.tld”].modules.pubsub.service:set_affiliation(“blog”,true,“user@example.tld”,“owner”)
>prosody.hosts[“pubsub.example.tld”].modules.pubsub.service:remove_subscription(“blog”,true,“user@example.tld”)
>prosody.hosts[“pubsub.example.tld”].modules.pubsub.service:add_subscription(“blog”,true,“user@example.tld”)
# prosodyctl shell help
# prosodyctl shell user list example.tld
# prosodyctl shell muc list [component name]
# prosodyctl shell host activate some.component.example.tld
# prosodyctl mod_invites generate example.tld
# prosodyctl –root cert import HOSTNAME /path/to/certificates
Certificati e rispettive chiavi saranno copiati in /etc/prosody/certs
e successivamente la configurazione di prosody verrà ricaricata automaticamente. Il parametro –root
permetterà al comando di scrivere in percorsi normalmente non accessibili all'utente, come è ad esempio /etc/prosody
. Si possono indicare sia host names che path multipli, a patto che gli hostname vengano indicati prima dei path.
Questo comando può essere inserito in cron
o passato come “callback” per automatizzare il rinnovo dei certificati ad esempio con certbot
o altri client per “Let's Encrypt”
# prosodyctl –root cert import /etc/letsencrypt/live
# prosodyctl install --server=https://modules.prosody.im/rocks/ mod_password_reset
Ricaricare la configurazione prosody dopo aver installato il modulo e poi usare i comandi ad-hoc per generare un link di reset password per uno specifico JID.
Il presente testo è la traduzione in Italiano del testo che trovate nel blog An average guy's IT (mis)adventures